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In libreria
Soldier's Guide To Sicily
La guida del soldato alla Sicilia distribuita ai soldati
anglo-americani prima dello sbarco del luglio 1943.
In regalo la versione anastatica con il libro
Sicilia 1943
Le Nove Muse Editrice
In regalo la versione anastatica con il libro
Sicilia 1943
Le Nove Muse Editrice
I bombardamenti delle città
Il bombardamento a tappeto ha trasformato la seconda guerra mondiale in una guerra totale. Una strategia messa a punto dai governi democratici e dal primo ministro inglese Winston Churchill. Egli ne è stato il più assoluto sostenitore. Mirava a demoralizzare la popolazione, ad incutere terrore.
Da ministro degli Armamenti nel 1918 aveva previsto per l’anno successivo un attacco aereo contro Berlino condotto da mille bombardieri. Un ventennio dopo, sempre più convinto, scriverà: “La battaglia del 1919 non fu combattuta ma le idee su cui si basava sono sopravvissute. Forse, la prossima volta si tratterà di uccidere soprattutto donne e bambini, insomma la popolazione civile”. La strategia del terrore ha cambiato il conflitto, ha eliminato il corpo a corpo della prima guerra mondiale, la lotta dentro o appena fuori dalle trincee. La seconda guerra mondiale invece ha avuto la faccia spietata di chi non lascia alcuna opportunità di preservazione e reazione. Sono cadute intere città, cancellate milioni di vite umane, ha prevalso l’impotenza del singolo civile o militare di fronte la forza immane di una bomba. La strategia era raffinata e violenta:si chiamava moral bombing. Gli inglesi l’avevano studiata per alterare le emozioni dell’avversario. Puntava soprattutto a scatenare la paura. In particolare quella della popolazione civile. Le bombe anglo-americane cadevano anche dove non c'erano obiettivi militari, né postazioni antiaeree, né soldati dell’Asse. Si sganciavano perché dovevano rappresentare qualcosa, incutere sgomento e terrore, imprimere il segno della supremazia.
Da ministro degli Armamenti nel 1918 aveva previsto per l’anno successivo un attacco aereo contro Berlino condotto da mille bombardieri. Un ventennio dopo, sempre più convinto, scriverà: “La battaglia del 1919 non fu combattuta ma le idee su cui si basava sono sopravvissute. Forse, la prossima volta si tratterà di uccidere soprattutto donne e bambini, insomma la popolazione civile”. La strategia del terrore ha cambiato il conflitto, ha eliminato il corpo a corpo della prima guerra mondiale, la lotta dentro o appena fuori dalle trincee. La seconda guerra mondiale invece ha avuto la faccia spietata di chi non lascia alcuna opportunità di preservazione e reazione. Sono cadute intere città, cancellate milioni di vite umane, ha prevalso l’impotenza del singolo civile o militare di fronte la forza immane di una bomba. La strategia era raffinata e violenta:si chiamava moral bombing. Gli inglesi l’avevano studiata per alterare le emozioni dell’avversario. Puntava soprattutto a scatenare la paura. In particolare quella della popolazione civile. Le bombe anglo-americane cadevano anche dove non c'erano obiettivi militari, né postazioni antiaeree, né soldati dell’Asse. Si sganciavano perché dovevano rappresentare qualcosa, incutere sgomento e terrore, imprimere il segno della supremazia.
6 commenti:
Egregio sig. Costanzo,
ho da poco scoperto il suo sito, ne apprezzo l'impostazione, e credo che diventerò un lettore dei suoi libri: grazie per le ricerche da lei messe a punto al servizio della verità sulla Storia d'Italia.
Al riguardo dell'atteggiamento della popolazione all'arrivo degli alleati, di cui non mi sono mai spiegato la gioia, come se non fossero stati proprio gli alleati a ridurre l'Italia "a brandelli", le dirò che l'ipotesi, che lei fa, che i "boss" avessero istruito i civili a comportarsi amichevolmente con gli invasori, mi sembra chiarire, almeno nello scenario siciliano, le cause di un atteggiamento così paradossale. Tuttavia, dato la generalità "peninsulare" del tripudio degli Italiani rispetto a coloro che, fino al giorno prima, erano i loro nemici dichiarati, il fatto non ha anche spiegazioni nell'abbandono al loro destino delle popolazioni oppresse dalla guerra, da parte di un sempre più evanescente Stato Italiano? Può essere chiarificatore consultare il link che allego per leggere due testimonianze di primaria importanza: quella di Edda Ciano Mussolini ed una del generale Patton: lei che nen pensa ?
Cordialmente
Ermanno Brocca
http://palermo.blogolandia.it/2008/07/13/palermo-1943-edda-mussolini-la-popolazione-non-vede-la-carne-da-5-mesi/
http://palermo.blogolandia.it/2008/02/18/palermo-1943-la-caduta/
Egregio Dott. Costanzo,
complimenti per il suo lavoro.
Siamo dei giovani catanesi che portano avanti un blog(www.terradimezzogiorno.it),
siamo convinti anche noi "dell'inganno" che sta dietro lo sbarco alleato.
Volevamo sapere,se possiamo pubblicare nel nostro sito il post in cui viene pubblicizzato il suo libro "mafia e alleati".
Cordiali Saluti,
Redazione Terra di Mezzogiorno.
Certamente. Auguri per il vostro lavoro.
Mi ho piaciuto molto questa pagina, mi sembra un gran lavoro perché mi interessano molto questi temi.
Senza dubbio sei un gran maestro.
un saluto.
Grazie Fany!
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