Lo storico Lucio Villari presenta il nuovo libro di Ezio Costanzo

















"Il sole accecante dei trentasette giorni della Campagna di Sicilia, il solleone di luglio e agosto 1943, sembra abbacinare ancora chi sfoglia le bellissime fotografie di questo volume che provengono da archivi ufficiali o da privati. Guardandole, la guerra ci appare ancora vicina come una indiscutibile verità della nostra storia. I corpi abbandonati di tanti soldati italiani, tedeschi, alleati, tombe vicine con elmetti diversi riempiono gli occhi e la memoria di questa microstoria, rimandano in controluce a una storia più grande della Sicilia e dell’Italia; la storia del conflitto decisivo, tra il 1939 e il 1945, tra due assolutamente opposte concezioni del mondo. Ezio Costanzo, che ha curato questo volume, scandisce con precisione storica e commenta in modo essenziale le 1200 fotografie che lo compongono".

Lucio Villari (dall'introduzione al volume)
   

Ezio Costanzo
La guerra in Sicilia

1943 Storia fotografica

Le Nove Muse Editrice

pp. 400, formato 24x28 cm.
cartonato con sovraccoperta
1.200 fotografie, documenti e testimonianze.

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In libreria



Soldier's Guide To Sicily


La guida del soldato alla Sicilia distribuita ai soldati
anglo-americani prima dello sbarco del luglio 1943.

In regalo la versione anastatica con il libro
Sicilia 1943
Le Nove Muse Editrice

(offerta valida fino al 31/12/2008)

In libreria oppure su http://www.novemuse.com


la Guida del Soldato alla Sicilia, 1943

Soldato britannico prima dello sbarco

I bombardamenti delle città

Il bombardamento a tappeto ha trasformato la seconda guerra mondiale in una guerra totale. Una strategia messa a punto dai governi democratici e dal primo ministro inglese Winston Churchill. Egli ne è stato il più assoluto sostenitore. Mirava a demoralizzare la popolazione, ad incutere terrore.
Da ministro degli Armamenti nel 1918 aveva previsto per l’anno successivo un attacco aereo contro Berlino condotto da mille bombardieri. Un ventennio dopo, sempre più convinto, scriverà: “La battaglia del 1919 non fu combattuta ma le idee su cui si basava sono sopravvissute. Forse, la prossima volta si tratterà di uccidere soprattutto donne e bambini, insomma la popolazione civile”. La strategia del terrore ha cambiato il conflitto, ha eliminato il corpo a corpo della prima guerra mondiale, la lotta dentro o appena fuori dalle trincee. La seconda guerra mondiale invece ha avuto la faccia spietata di chi non lascia alcuna opportunità di preservazione e reazione. Sono cadute intere città, cancellate milioni di vite umane, ha prevalso l’impotenza del singolo civile o militare di fronte la forza immane di una bomba. La strategia era raffinata e violenta:si chiamava moral bombing. Gli inglesi l’avevano studiata per alterare le emozioni dell’avversario. Puntava soprattutto a scatenare la paura. In particolare quella della popolazione civile. Le bombe anglo-americane cadevano anche dove non c'erano obiettivi militari, né postazioni antiaeree, né soldati dell’Asse. Si sganciavano perché dovevano rappresentare qualcosa, incutere sgomento e terrore, imprimere il segno della supremazia.

Seconda guerra mondiale: 50 milioni di morti, oltre la metà popolazione civile.

Seconda guerra mondiale: 50 milioni di morti, oltre la metà popolazione civile.